
Lovro Žvab
(1852–1888)
Appena entrati dalla porta ferrata del cimitero di Dutovlje, guardate a sinistra ed ammirate la pietra tombale di Lovro Žvab, eretta il 15 settembre 1889 dai suoi amici del circolo Edinost (Unità). È la lapide più alta della fila, perciò non passa inosservata.
Lovro Žvab nasce il 9 agosto 1852 a Dutovlje come quarto figlio di Mihael e Marjana Vrabec, detti anche Roštevi.
Nel 1865 inizia a frequentare il liceo di Gorizia per poi continuare gli studi nel 1868 al classico e successivamente in quel di Trieste. Non avendo finito gli studi, inizia il tirocinio all’ufficio delle imposte triestino. In un suo articolo pubblicato nel 1871 nel giornale Novice chiama alla fondazione della sala di lettura di Dutovlje. Nell’agosto del 1875 lascia il suo paese per intraprendere la carriera di volontario in Serbia, dove partecipa alla lotta di resistenza contro i turchi. Dopo lo scioglimento del corpo volontario, Lovro ritorna a casa. Nel 1876 inizia a lavorare come maestro di geografia, sloveno, tedesco e serbo-croato a Lubiana. Malato, cinque anni dopo lascia la capitale slovena per ritornare a Dutovlje. In quel periodo pubblica il racconto popolare La costola del pioppo (1882) ed i suoi contributi bibliografici sui libri sloveni più rari e sulle antiche pubblicazioni triestine. Negli ultimi anni ottanta del secolo XIX ricopre il ruolo di caporedattore di Edinost (Unità), giornale del circolo politico sloveno del territorio triestino, grazie a cui diventa tra i promotori della coscienza nazionale slovena più importanti del tempo. Contribuisce inoltre alla fondazione della succursale della Società dei Santi Cirillo e Metodio che apre l’asilo per bambini di nazionalità slovena. Lovro Žvab muore il 31 agosto 1888 dopo un’estenuante e lunga malattia. |