L'antico pozzo
Essendo un terreno privo di sorgenti superficiali, quella piovana era da sempre l’unica fonte d’acqua sul Carso.
La gente però era ingegnosa ed iniziò a raccogliere l’acqua nei pozzi e negli stagni, creando così l’immagine caratteristica di questa bellissima regione e che possiamo ammirare tutt’oggi nei paesi carsici.
I pozzi sono simbolo dell’unità dei carsolini. Ad eccezione dei casali più ricchi, ogni fattoria non aveva i mezzi per procurarsi un pozzo a sé.
Sotto metri di terra ogni pozzo dispone di un ampio serbatoio d’acqua. L’immagine esteriore del pozzo comprende la base e la volta in pietra, la maggioranza delle quali fu realizzata di più parti, alcune, quelle delle famiglie più ricche, erano invece create da un solo blocco.
L’esterno del pozzo presentava spesso l’anno in cui fu costruito, a volte erano incise anche le iniziali del proprietario o del tagliapietre che lo realizzò. Rari erano i pozzi con rilievi in pietra.
La gente però era ingegnosa ed iniziò a raccogliere l’acqua nei pozzi e negli stagni, creando così l’immagine caratteristica di questa bellissima regione e che possiamo ammirare tutt’oggi nei paesi carsici.
I pozzi sono simbolo dell’unità dei carsolini. Ad eccezione dei casali più ricchi, ogni fattoria non aveva i mezzi per procurarsi un pozzo a sé.
Sotto metri di terra ogni pozzo dispone di un ampio serbatoio d’acqua. L’immagine esteriore del pozzo comprende la base e la volta in pietra, la maggioranza delle quali fu realizzata di più parti, alcune, quelle delle famiglie più ricche, erano invece create da un solo blocco.
L’esterno del pozzo presentava spesso l’anno in cui fu costruito, a volte erano incise anche le iniziali del proprietario o del tagliapietre che lo realizzò. Rari erano i pozzi con rilievi in pietra.
l pozzo comunale a “Dolnji konc” di Dutvolje si distingue per l’anno 1848 ed il Cristogramma IHS incisi nella pietra. Raffigurato nel rilievo possiamo vedere un cuore con sopra la croce, il tutto decorato ai lati da motivi floreali.
Nel 1848 venne abolito il feudalismo, grazie a cui i contadini, tramite un acquisto parziale, riacquistarono le loro fattorie come bene ereditario. L’acquedotto che nel 1915 iniziò ad approvvigionare i paesi carsici non raggiunse ancora Dutovlje perché fu più importante portare l’acqua ai soldati sfiniti ed assetati il più veloce possibile. L’anno seguente, gli abitanti di Dutovlje e Godnje videro finalmente arrivare l’acqua proveniente dalla catena montuosa di Nanos. Nel 1934 venne collegato al sistema di distribuzione dell’acqua anche il paese Kreplje. Per la costruzione dei serbatoi d’acqua usarono principalmente la pietra delle cave circostanti, tra cui quella di Kopriva, al tempo la più grande del Carso. Le due cave di Dutovlje si trovavano a Kamne Gorice e Dolnji konc. La prima era nota per il suo caratteristico materiale roccioso con alto contenuto di sottili fossili a conchiglia. |
Gli scavatori e gli altri lavoratori erano tanto apprezzati quanto ricercati ed è proprio grazie a loro che il paese vanta innumerevoli opera d’arte ritagliate in pietra. D'inverno, gli abitanti di Dutovlje usavano bruciare le pietre calcaree per ricavare la calce.
Dialect words:
“štirna” = well
“kavadorji” and “štancarji” = stonecutters
“štirna” = well
“kavadorji” and “štancarji” = stonecutters
Fonti:
Mira CENCIČ, Paesi nel cuore del Carso di Sežana: Dutovlje, Kreplje e Godnje, Kras, 118/119, 2012
David TERČON, Dutovlje – 25 anni della Festa del Terrano e del prosciutto, Sežana 1996
Testimonianza orale: Bogdan ŠPACAPAN
Fotografia: Miloš Stankovič
Mira CENCIČ, Paesi nel cuore del Carso di Sežana: Dutovlje, Kreplje e Godnje, Kras, 118/119, 2012
David TERČON, Dutovlje – 25 anni della Festa del Terrano e del prosciutto, Sežana 1996
Testimonianza orale: Bogdan ŠPACAPAN
Fotografia: Miloš Stankovič